Realizzazione di 1 prototipo

Gli obiettivi chiesti dal progetto sono stati quelli di progettare un prototipo, in relazione all’allevamento delle prime tre età larvali, che sono le più difficili da gestire. L’idea, infatti, è che in un distretto della seta, una azienda alleva le prime tre età dove bisogna alimentare con più precisione con foglie di gelso tagliate fini e pulire spesso la lettiera da residui di vegetazione, escrementi e larve morte: alla fine della terza età i bachi vengono consegnati ad altre aziende per proseguire con l’allevamento a terra molto più pratico e che ha bisogno di meno attenzioni.
Le richieste di progetto si possono così riassumere:
1 – macchina agevolatrice che permetta di poter operare con una o due persone in piedi o sedute in posizione ergonomica evitando spostamenti;
2 – gestire almeno 3 telaini (20,000 uova per telaino) (tab. 3);
3 – facilitare la pulizia delle lettiere e ridurre i tempi di lavoro;
4 – alimentare facilmente i bachi;
5 – facilità di gestione della temperatura e dell’umidità;
6 – rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per rispondere ai 5 quesiti posti in fase di ideazione del prototipo si sono scelte le seguenti soluzioni:
1 – per il primo obiettivo si è optato per una ruota munita di vassoi su ripiani sovrapponibili per permette di sfruttare razionalmente la superficie dei locali disponibili. Infatti facendo ruotare i telai questo permette ad un addetto di fare tutte le operazioni rimanendo in una posizione quasi fissa senza spostare masse o senza spostarsi notevolmente dal posto di lavoro iniziale. I vassoi possono essere bloccati sia per permettere ad un operatore di lavorare in piedi con il vassoio fermo a 1000-1200 mm di altezza oppure bloccati in modo da poter operare seduti con vassoio fermato a 700-800 mm da terra;
2 – per il secondo obiettivo, calcolando la superficie richiesta alla terza età, si è visto che erano necessari almeno 8 vassoi da1.5 m2 per un totale di 12 m2 (tab. 3);
3 – per facilitare la pulizia dei vassoi si è scelto come materiale l’inox AISI 304 agganciati ad un telaio di 2,500 mm x 600 mm. I vassoi sono stati dotati di quattro ruotine ad una estremità in modo da facilitarne l’estrazione o per il completo ribaltamento per scaricare lo sporco su un contenitore sottostante o per la parziale estrazione e procedere alla pulizia con un’aspirapolvere. Nel telaio che sostiene il vassoio sono state sistemate delle piccole barre filettate (ø 5 mm x 50 mm di altezza) ogni 200 mm lungo la parte superiore del telaio stesso in modo da poter agganciare una rete tipo rete d’armatura per edilizia in fibra di vetro con maglia della dimensione di 11.0 x 10.0 mm oppure 5 x 5 mm in funzione delle dimensioni delle larve. Su queste barre filettate c’è la possibilità di montare dei distanziatori in metallo (rondelle) in funzione di variare la distanza della rete dal fondo del vassoio ed in funzione quindi delle età delle larve. Infatti, all’inizio le larve vengono poste su un foglio di carta sopra il vassoio e sopra si mette la rete distante pochi mm sopra in modo che le larve possano salire ad alimentarsi. Alla successiva alimentazione si pulisce il vassoio poi si spostano le larve da sopra la rete alla carta appena sostituita sopra il vassoio e si rimette la rete sopra e quindi questa operazione va ripetuta ogni volta. Durante queste fase si deve poi procedere alla cernita allo scopo di eliminare le larve malate o deboli e quelle che non hanno compiuto la muta in concomitanza con le altre (ritardatarie). Durante quest’operazione dovrà essere effettuato anche l’allargamento della superficie occupata dalle larve in maniera facile e veloce;
4 – le larve delle prime tre età vanno alimentate con foglie di gelso triturate quindi l’operazione da fare è alimentare sopra la rete in modo che le larve possano salire e mangiare. In questo caso se il cesto con le foglie è posto vicino al prototipo un addetto alimenta in pochi secondi e poi procede a spostare un altro vassoio;
5 – l’umidità e la temperatura sono fondamentali per ottenere dei buoni risultati per la crescita delle larve quindi il prototipo è stato pensato per avere una certa distanza tra i vassoi per una buona ventilazione e senza una eccessiva escursione in altezza in quanto in un locale la temperatura e l’umidità può essere differente tra i punti più bassi e più alti (tab. 3);
6 – trattandosi di una ruota che gira su di un telaio di supporto per impedirne il momento casuale durante le operazioni di pulizia controllo e alimentazione sui vassoi il prototipo è dotato di 3 sistemi di sicurezza: due freni della ruota sul telaio, due spinotti per ulteriore sicurezza oltre i due freni; un terzo spinotto per evitare l’oscillazione dei vassoi. Non si è adottato un motore elettrico per la rotazione del sistema, anche se è stata prevista la possibilità di installarlo in un eventuale upgrade, in quanto ciò avrebbe incrementato i costi di progettazione ed i sistemi di sicurezza superando il budget previsto.

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